Nel 2017 le PMI si sono dovute difendere da numerosi attacchi. Come già affrontato sul nostro blog, negli ultimi dieci anni il numero di nuovi malware è cresciuto con costanza, ma è nell’ultimo anno che si è passati da meno di 3 milioni di malware a settimana ai 5 di quest’anno. Leggendo questi dati appare chiaro come le aziende debbano necessariamente porre la massima attenzione alla sicurezza sia dal punto di vista hardware che dal punto di vista della formazione e dell’informazione dei propri dipendenti.
Il ransomware, il malware che cripta le informazioni presenti nel dispositivo infettato per poi richiedere un riscatto, ha iniziato a diffondersi colpendo principalmente i privati per poi orientarsi verso le aziende.
Solitamente il ransomware si diffonde attraverso e-mail e ha l’obiettivo di far scaricare un allegato e far cliccare su un link in modo da installare un programma informatico capace di infettare il computer e bloccare l’accesso ai dati.
Per difendersi è bene controllare sempre il mittente dell’e-mail, evitare quindi di cliccare su link o scaricare file da e-mail provenienti da soggetti sconosciuti. Se invece il mittente è noto, controllare che l’indirizzo e-mail sia davvero il suo ed evitare di cliccare su collegamenti sospetti.
Mantenere l’antivirus e il sistema operativo sempre aggiornati ed effettuare back-up frequenti ai contenuti, ridurranno il rischio di perdere i propri dati in caso di attacco e di non bloccare completamente l’attività dell’azienda.
Una consulenza personalizzata effettuata da un esperto di sicurezza informatica potrà chiarire i vostri dubbi e mettere in sicurezza la vostra azienda.
L’infografica con i consigli del Garante per la protezione dei dati personali è disponibile sul sito web ufficiale: http://garanteprivacy.it/ransomware